Paolo Nicolai
è nato nel 1971 a Carrara, si laurea in architettura all’Università degli Studi di Firenze. Tra il 2018 e il 2020 abbandona la professione di architetto per dedicarsi completamente alla scultura. Il suo percorso è orientato a dare nuova vita alle materie plastiche dismesse e ad altri tipi di inquinanti presenti nell’ambiente, giunti alla fine del loro ciclo vitale o derivanti dagli scarti di diverse produzioni e lavorazioni. L’immaginario proposto da Nicolai svela l’essenza di questi materiali, paradigma on the edge della rigenerazione ecologica. Parliamo di PET, PVC, HDPE, PMMA, ovvero plexiglas, policarbonato, ma anche rifiuti marini, giocattoli, medicinali solo per citarne alcuni. A questi si aggiungono anche gli scarti che derivano dalla produzione dei pannelli alveolari con le loro diverse anime, colori e trasparenze, ma anche i tubi delle operazioni di resinatura, cioè il recupero funzionale dei blocchi di marmo franati in fase di segagione o che necessitano di consolidamento. Il risultato è un universo poliedrico e sartoriale in cui lo sguardo si posa su una sinestesia visiva. Fra le installazioni permanenti vi sono La Ricerca della Felicità alla Fondazione Univerde a Roma (2023), Apollo Rosso all'Istituto di Cultura Italiana di Abu Dhabi, Hermes MarveI all'Ambasciata Italiana Doha (2022), Apollo in atarassia dorato presso l'Ambasciata Italiana di Abu Dhabi e Divinità in atarassia al Consolato Italiano di Detroit (2021). Nel 2021 vince il Kep Italian Prize in occasione della mostra d'arte contemporanea a tema equestre art&cavallo. Fra le sue mostre più importanti si ricordano nel 2022 “Nella mente dell’artista: Paolo Nicolai” presso Villa Bertelli a Forte dei Marmi, “Artitoode” a Palazzo Girillo di Genova e “La cultura della Plastica: arte, design, ambiente” al Museo Tattile Statale Omero di Ancona. Nel 2023 presso l’Anfiteatro Romano di Luni viene organizzata la personale “Classicismo di plastica”, accompagnata da una serata evento in cui l’artista dialoga con Federico Rui sui temi della classicità e del contemporaneo. Nel 2024 viene presentato in una bipersonale dal titolo “Il mistero dei sogni” con Martina Antonioni da Federico Rui Arte Contemporanea a Milano.

