Alfio Giurato è nato nel 1978 a Catania, nel 1978, si diploma in pittura nel 2005 presso l’Accademia di Belle Arti di Catania. Sin dall’inizio del suo percorso dimostra una forte attrazione e ammirazione per la grande statuaria greca (in particolare Fidia, Policleto, Mirone e Prassitele), interrogandosi su come fosse possibile riprodurre con la pittura lo stesso plasticismo e la stessa vitalità. Approfondendo gli studi sul Rinascimento italiano, incontra uno degli artisti più emblematici della storia dell’arte: Michelangelo Buonarroti. Il ragionamento basato su bellezza, equilibrio e virtuosismo si sporca arricchendosi di quei moti dell’animo ritenuti prima impurità. Le forme diventano così corrotte dalle passioni, un contrasto tra l’aspetto apollineo e quello dionisiaco, e si contaminano nella ricerca di tensioni che esprimono l’essenza dell’animo umano. Inizialmente le figure sono modellate seguendo le indicazioni delle luci e delle ombre così care al recupero della matrice classica. Più di recente, si arricchiscono di graffi, grumi di materia, strappi e soluzioni formali indefinite che cercano di restituire quelli che sono i dubbi, l’apatia, l’alienazione e quel sentimento nichilista così presente nei nostri giorni. L’utilizzo delle spatole e della materia pittorica, gli consente di creare un impasto più denso e voluminoso, che non si lascia sedurre dalla ricerca sterile di inutili estetismi. Le figure non sono più addomesticate e lisce, ma libere di creare un dialogo con chi le osserva.

